AR|THE (Aroma Therapy) è un progetto di cosmetica funzionale che applica i principi dall’Aromaterapia a trattamenti della cute con conseguenti effetti benefici sulla mente e sullo spirito grazie a un approccio olistico.
Ar|The
AR|THE è un nuovo concetto di cosmetologia intesa come una vera e propria scienza, in grado di aumentare l’evidenza che psiche e cute dialogano perennemente e che la bellezza può essere raggiunta solo con una visione d’insieme tra pelle, psiche e soma, attraverso un percorso sensoriale scientificamente applicabile a tutti, ma che contestualmente rispetti il carattere di unicità di ogni persona. Il progetto AR|THE rappresenta l’approccio scientifico che unisce ricerca e tradizione e che qui si traduce in un manuale di applicazioni cutanee di oli essenziali in miscele studiate al fine di esplicare un’attività biologica cutanea, psicosomatica e sottile. La connessione tra cosmetica tradizionale e olismo si traduce in un concetto di recente introduzione conosciuto come NEUROCOSMESI. Oggi il concetto di neurocosmesi si compenetra perfettamente con l’AROMACOSMESI.
La Neurocosmesi
Si è sempre detto che la bellezza esteriore è il riflesso del nostro benessere interiore e che quando ci sentiamo bene, ci vediamo meglio. In questo senso la neurocosmesi, anche conosciuta come cosmetica della felicità, realizza un importante traguardo. La neurocosmesi riunisce prodotti specifici che possono connettere i sensi con il sistema nervoso centrale e da lì combattere efficacemente gli inestetismi della pelle e migliorare il nostro umore. Pelle e Psiche, Mente e Pelle sono indissolubilmente connesse l’una all’altra a partire dalla loro comune origine: entrambe derivano infatti dal medesimo foglietto embrionale: l’ectoderma. Per tale motivo la pelle è stata definita “parte rovesciata del sistema nervoso”. Non ci sono dubbi sul rapporto stretto esistente fra pelle e sistema nervoso: questo non ci sorprende, il cervello e la pelle si sviluppano nel feto. Gli studi delle neuroscienze sono utilizzati anche per potenziare la comunicazione tra il sistema nervoso e la pelle. Con l’avanzare dell’età, peggiora la capacità della pelle di rispondere agli stimoli. Questi studi puntano sulla presenza nella pelle di recettori olfattivi e gustativi sui quali far leva. Per questo i prodotti che hanno effetti importanti sul sistema nervoso possono avere grandi potenzialità seguono la tendenza a prendersi cura di sé in modo globale e non solo del sintomo sulla pelle. I neurocosmetici sono formulati con principi attivi che presentano analogie strutturali con i neuromediatori endogeni (sostanze prodotte dal nostro organismo), coinvolti nella regolazione delle principali funzioni cutanee, di cui mimano l’azione legandosi ai recettori presenti sulle cellule della pelle al fine di migliorarne l’aspetto e curare gli inestetismi. Il neurocosmetico realizzato seguendo questi principi, diventa un prodotto in grado di dialogare con il sistema cute-cervello inducendo anche sensazioni specifiche (come piacere e benessere), attraverso l’interazione con i recettori presenti sulle cellule cutanee, oltre che svolgere il ruolo fondamentale di contribuire alla salute della pelle. La neurocosmetica, attraverso i risultati degli studi delle neuroscienze, cerca di capire come è possibile sbloccare determinate emozioni attraverso l’uso di un prodotto cosmetico. Nelle creme da notte di ultima generazione si è cercato di inserire sostanze in grado di migliorare la qualità del sonno e di conseguenza l’umore al risveglio la mattina seguente. I principi attivi utilizzati dalla neurocosmesi hanno la principale caratteristica di sollecitare la produzione di dopamina e serotonina e, quindi, del buon umore. Si tratta per lo più di ingredienti di origine vegetale che penetrando nella pelle la rendono più bella e donano sensazioni di piacere. Fra gli ingredienti principali indicati nello sviluppo di un progetto di neurocosmesi, ci sono gli oli essenziali, dotati di grande diffusibilità transcutanea e di incredibile potere diffusivo.Su cosa si basa la “Cosmetica della felicità”.
Storia dell'Aromaterapia
Sebbene si possano trovare tracce già nel periodo degli egizi, l’uso degli oli essenziali come fitocomplessi con attività terapeutiche e cosmetiche è relativamente recente. I benefici dei trattamenti con l’aromaterapia risiedono nel fatto che gli oli essenziali, oltre ad essere costituiti da molecole singolarmente dotate di attività biologica (legame ligando-recettore) hanno spesso anche azione sinergica e multi-target sull’essere umano, con tropismo che coinvolge tanto organi, apparati, quanto ghiandole e sistema nervoso (centrale e neurovegetativo). Per questo, secondo alcuni, è possibile dire che in termini generali essi agiscano su 3 livelli: fisico, mentale e sottile. Gli Aromaterapeuti basano il proprio intervento su una valutazione dello stato complessivo della persona, prestando attenzione alla sua storia clinica, familiare, alle condizioni emotive e neurovegetative (terreno a prevalenza simpaticotonica o parasimpaticotonica), lo stato di salute fisica e lo stile di vita, al fine di pianificare o decidere un trattamento che sia contestualmente biologicamente e psicologicamente efficace. In questo modo si ritiene di poter incidere ad un livello più profondo che non usando un semplice composto di sintesi che si preclude il trattamento dell’organismo in tutti i suoi aspetti. Le modalità d’azione correlano con il legame profondo tra le aree corticali del SNC, come la corteccia frontale, prefrontale e piriforme (la parte dell’encefalo deputata a elaborare gli odori) il sistema limbico (la sede delle emozioni, della memoria, del senso di piacere e appagamento, della struttura profonda del carattere). L’impiego degli oli essenziali si dimostra notevolmente versatile non solo nelle scienze mediche, ma anche nella moderna cosmetologia: essi sono inseriti in formulati quali creme, gel, lipogel, oleoliti che necessariamente ne veicolano l’attività in maniera equilibrata, essendo gli oli essenziali costituiti da strutture apolari o mediamente polari che come tali attraverserebbero con eccessiva rapidità, ed effetti biologici talvolta troppo marcati, a barriera cornea cutanea e tutte le strutture cutanee sottostanti. Da qui la necessità di studiare gli oli essenziali nelle loro complesse composizioni per poter creare delle miscele che siano in grado di comunicare tra loro in maniera sinergica o, meglio ancora, in maniera armonica per prendersi cura del corpo, dell’anima e della psiche attraverso la pelle. Perché è necessario talvolta creare delle miscele, piuttosto che utilizzare un olio essenziale singolo? Questo perché una miscela studiata dal punto vista olistico può garantire l’azione multi-target necessaria per ottenere l’effetto biologico ricercato, garantendo contestualmente il rispetto degli equilibri nervosi e metabolici dei soggetti trattati, ovvero la loro modulazione in favore della risoluzione ad ampio spettro di una condizione patologica. Una miscela di oli viene costruita in base alle caratteristiche intrinseche ed “estrinseche “(cioè in relazione agli altri componenti la miscela) di ogni componente. Per intrinseche indichiamo la composizione chimica, la nota, gli organi vegetali da cui deriva, la tipologia della pianta (arbusto, erba, albero), dalla nota (alta, media, bassa) e infine dal messaggio energetico che trasmette (parola chiave). Per estrinseche, intendiamo la capacità di armonizzarsi con il fitocomplesso di molecole presenti in miscela.
Il termine aromaterapia fu coniato negli anni Trenta da Rene-Maurice Gattefossè (Lione, 1881- Casablanca, 1950), che fu tra i primi cosmetologi francesi. Gattefossè notò benefici risultati derivanti dal trattamento con gli oli essenziali di alcune patologie dermatologiche, in particolare quelle di origine infettiva. Sulla scia dei primi lavori di questo studioso, si sono imposte all’attenzione figure come quelle della dottoressa Maury, di Paul Belaiche e dei professori Valnet e Rovesti. Quest’ultimo in particolare ha approfondito, i sorprendenti effetti che gli oli essenziali hanno, anche attraverso la modulazione del sistema nervoso, nelle applicazioni dermatologiche e cosmetiche.
In Giappone c’è una lunga tradizione di ricerca scientifica sull’aromaterapia. Kazunaga Kawabata, medico di Osaka, è considerato un pioniere in questo campo. Kawabata è stato il primo ad avere sfruttato le proprietà rilassanti di alcuni oli essenziali per attenuare la tensione delle gestanti prossime al parto ricoverate in ospedale, evitando così possibili effetti iatrogeni di farmaci sedativi e rilassanti sul nascituro. Grazie all’efficacia di tale metodologia sulle gestanti, ha successivamente ampliato la ricerca sugli effetti dell’aromaterapia nel trattamento dei disturbi legati alla menopausa. La ricerca e la sperimentazione hanno in seguito confermato l’ampia gamma di soluzioni offerte dall’aromaterapia che, spaziando dall’aiuto per la perdita di peso pur senza dieta (dato che viene coinvolta una proteina coinvolta nel metabolismo dei grassi), al rafforzamento della concentrazione (mediante l’impiego di oli essenziali da cannella e menta), o della ritenzione mnemonica (con oli essenziali di arancio, lavanda, rosmarino). Sono stati inoltre verificati gli effetti anoressizzanti di alcuni oli essenziali come artemisia canforata, cajeput, pompelmo e mirto (rif), che vengono quindi utilizzati come ausilio di diete o, al contrario, di oli essenziali che stimolano l’appetito, come basilico, cannella, salvia, origano, chiodi di garofano e noce moscata.
Per quanto riguarda gli effetti calmanti, la letteratura scientifica attesta l’attività calmante e sedativa di diversi oli essenziali, come quello Lavandula angustifolia, Melissa officinalis e Chamaemelum nobile (camomilla romana), mentre come attivanti centrali oggi riconosciamo le potenzialità di oli come quelli di Cinnamomum verum, Rosmarinus officinalis, eCitrus x limon.
Sono molte, in sostanza, le tipologie di effetti biologici che possono essere riconducibili ad aromi ed oli essenziali e pertanto lo spettro d’utilizzo dell’aromaterapia oggi è davvero ampio e variegato:
L'approccio curativo
L’Aromacosmesi
In questa sede parliamo quindi di applicazioni cutanee di oli essenziali in miscele studiate al fine di esplicare un’attività biologica cutanea, psicosomatica e sottile. Che il mondo degli oli essenziali fosse importante per il trattamento della pelle lo sapevano gli Egizi, i Babilonesi e le antiche scuole mediche, ma l’aspetto più interessante è la loro applicazione in ambito psicosomatico. I processi di estrazione degli oli essenziali, normati dall’ISO e dalla Eu.Ph. X ed., prevedono che la droga venga attraversata da una corrente di vapore acqueo (estrazione in corrente di vapore), che ha il compito di trascinare fisicamente nel suo flussare le strutture bassobollenti delle piante essenziere e che poi la miscela molecole volatili/vapore acqueo venga condensata e separata in olio essenziale e acqua aromatica demineralizzata. Da stabili a volatili, da spessi a sottili, otteniamo una quintessenza, l’anima e lo spirito della pianta. Possiamo dunque sostenere che gli oli essenziali derivano da un processo con caratteristiche di tipo alchemico, che si può riassumere così: separare il sottile dallo spesso. Ogni pianta possiede un proprio profilo olfattivo, ogni olio essenziale quindi, a seconda della parte di pianta da cui viene estratto, ha un carattere unico e un potere curativo unico. Le proprietà terapeutiche degli oli essenziali in farmacologia sono anche il fondamento della loro particolare e profonda azione in aromacosmesi, quel ramo dell’aromaterapia che si avvale del potere di penetrazione delle oli essenziali attraverso i tessuti per instaurare dei trattamenti di bellezza che non si limitano alla superficie cutanea, ma vanno a correggere o a migliorare in modo stabile le funzioni e gli scambi cellulari. Numerosi sono gli studi scientifici sui singoli componenti degli oli, quali monoterpeni, di-triterpeni, alcoli, acidi, eteri, esteri, aldeidi alifatiche ed aromatiche, composti solforati, azotati, sesquiterpeni, fenilpropanoidi e sugli oli in toto che dimostrano l’attività terapeutica dell’applicazione di questi magici ingredienti sulla pelle. Abbiamo affermato che la parte di pianta da cui si ricava l’olio ha una valenza importantissima sull’azione che poi svolge sul piano fisico, psichico ed emotivo: le erbe sono veloci, cambiano in fretta, le foglie/aghi rappresentano la parte più aerea, facile ai cambiamenti, i semi svolgono due importanti funzioni, la propagazione e la sopravvivenza della specie, i frutti si trasformano in fiore e proteggono il seme, i fiori si occupano di riproduzione, seducono, attraggono, richiamano, i legni sostengono e connettono, le scorze e i baccelli contengono e aprono al flusso energetico, le radici ancorano e nutrono, le resine riparano, proteggono e guariscono. La nota dell’olio alta/ media/ bassa definisce la volatilità o la persistenza dell’olio applicato o diffuso ma soprattutto offre una rappresentazione della velocità e della durata dell’azione. Una nota alta agisce velocemente e la sua azione si esaurisce altrettanto rapidamente. Una nota bassa impiega più tempo ad innescare la sua azione, ma perdura nel tempo. Le proprietà terapeutiche degli oli essenziali in farmacologia sono anche il fondamento della loro particolare e profonda azione in dermocosmesi. Quel ramo dell’aromaterapia che viene comunemente chiamato “aromacosmesi” si avvale del potere di penetrazione degli oli attraverso i tessuti per instaurare dei trattamenti di bellezza che non si limitano alla superficie della pelle, ma vanno a correggere o a migliorare in modo stabile le funzioni e gli scambi cellulari. Il potere antisettico degli oli essenziali è attivo, oltre alle patologie occasionali e limitate come lesioni, ferite e piaghe, anche per un’azione disinfettante generale volta a liberare la pelle dalle microinfezioni che causano brufoli, eczemi, infezioni cutanee. La combinazione delle proprietà citofilattica, bioattivante e leucotattica degli oli essenziali svolge la funzione di stimolare i tessuti esausti, favorire la crescita cellulare e richiamare verso la superficie cutanea una maggiore quantità di leucociti, la maggior difesa che le strutture cutanee possono metter in atto. La funzione tonificante sul circolatorio (in farmacologia: iperemizzante) porta ad innescare un meccanismo antitossico che depura i tessuti da scorie e tossine generate dal metabolismo cellulare. E così si può continuare con numerosi esempi che testimoniano le molteplici attività degli oli essenziali in applicazione topica. Per caratteristiche strutturali l’olio essenziale attraversa molto rapidamente la barriera corneocitaria, il mantello idrolipidico di protezione e diffonde, grazie alla sua apolarità, nello strato sottocutaneo.
Ricordiamo che gli oli essenziali costituiscono una parte dei metaboliti secondari che la pianta produce per diverse azioni: lotta, difesa, adattamento, attrazione, repulsione.
La Cronocosmesi
La Cronocosmesi consiste in un approfondimento dello studio della cosmetica legata alla Cronobiologia, una branca della Biologia che studia i Ritmi Biologici del nostro organismo e il suo conseguente adattamento all’alternarsi del giorno e della notte, delle stagioni o delle fasi lunari. Il Ritmi Circadiani (dal latino circa diem: “intorno al giorno”) sono “orologi interni” che hanno uno schema di funzionamento della durata di circa 24 ore. Uno dei compiti più importanti che svolgono è quello del controllo dell’alternanza sonno e veglia, dell’appetito, del metabolismo, del ritmo cardiaco, dell’attività ormonale, della pressione sanguigna e della temperatura corporea; il tutto avviene attraverso il rilascio di ormoni/ neurotrasmettitori specifici. Il ritmo circadiano è noto sin dall’antichità. Secondo la Medicina Tradizionale Cinese e la legge del Tao, l’energia Wei Qi (l’energia che protegge) circola durante le ore del giorno nei meridiani Yang e di notte nei meridiani Yin percorrendo i meridiani degli Organi e dei Visceri diversi ogni 2 ore. Applicando questa conoscenza al nostro quotidiano, possiamo affermare che, durante le ore notturne, il corpo si rilassa e il metabolismo rallenta, il respiro si allunga, il cuore ristora il suo ritmo, lo stomaco non digerisce nulla (almeno dovrebbe!) e i muscoli sono distesi. Questo rappresenta il momento migliore per la pelle: il sangue, che di giorno è impegnato a irrorare distretti in attività, ora scorre più abbondante nel microcircolo cutaneo portando calore e nutrimento. Gli scambi cellulari sono favoriti da questo stato di benessere ed è il momento più opportuno per mettere in atto attività profonde, rigeneranti, anti-age, schiarenti, antiinfiammatorie e antiossidanti. Durante il giorno, quando l’energia è concentrata negli altri distretti, la pelle necessita di idratazione e protezione dagli agenti atmosferici, dall’inquinamento, dalle radiazioni solari e dallo stress. Un meccanismo analogo riguarda la crescita dei capelli, influenzata dalla melatonina. Il concetto di riposo come segreto di bellezza non è quindi un semplice detto popolare, ma ha fondamenti scientifici. Le ore di sonno insufficienti, i ritmi di vita frenetici, gli orari di lavoro notturni, i fine settimana stressanti agiscono come mini-jet lag continuativi; alterando i nostri cicli biologici naturali e influendo negativamente sull’aspetto di pelle e capelli che risulteranno più opachi. Vicino alla superficie interna della retina esistono cellule che rilevano la luce del giorno e la trasmettono in una particolare zona dell’ipotalamo dove risiede l’Orologio Circadiano. Buio e luce regolano il rilascio di ormoni che predispongono al relax o all’attività, attraverso meccanismi molto complessi. Il nostro organismo subisce inesorabilmente gli effetti del trascorrere del tempo. La scienza ci può essere d’aiuto nell’assecondare questo naturale processo in modo corretto per rallentare l’invecchiamento della pelle e dei capelli.
La pelle
La pelle è un organo profondo che racconta, rivela e nasconde, e quando viene accarezzata con un buon cosmetico è in grado di inviare messaggi al cervello che a sua volta risponde con altri messaggi che ritornano alla pelle La pelle (apparato tegumentario) è l’organo più esteso del corpo umano ed è un sistema estremamente complesso. Assolve diverse funzioni essenziali per la sopravvivenza dell’uomo e per una sua corretta interazione con l’ambiente esterno. Le principali funzioni svolte dalla cute sono: Ecco quindi che le evidenze di una vera e propria “intelligenza cutanea” sono numerose, sostenute dal network di attività correlate che il buon stato di salute della cute garantisce, ed è quindi evidente come di questa “intelligenza” e di queste interconnessioni, il cosmetologo e l’aromaterapeuta con approccio scientifico serio, debbano sempre tenere conto. L’anatomia e la fisiologia umane dimostrano che il cervello e il sistema nervoso periferico sono condizionati continuamente dagli stimoli esterni; ciò significa che la produzione di connessioni nervose e di cellule nervose non si arresta con la crescita, ma continua per tutta la vita, innescando un’attività di neurogenesi continua. Diversi test hanno dimostrato che la stimolazione sensoriale (carezze, massaggio e strofinamento cutaneo) produce un accelerato trofismo somatico e una aumentata plasticità neuronale, che a sua volta riduce la produzione di cortisolo; ciò sembra dovuto all’aumento di un neuropeptide IGF-1 (fattore di crescita insulino-simile) (non molto chiaro, hai un riferimento?). Altro impulso fondamentale nello sviluppo della PNEI è stato dato dalla scoperta dell’epigenetica: è senz’altro vero il dogma della biologia molecolare, secondo cui il codice genetico tenderebbe a rimanere uguale a se stesso di generazione in generazione andando incontro a lievi mutazioni casuali, ma è altrettanto vero che le emozioni, i comportamenti, il contesto socio-ambientale e gli alimenti possono modulare la codifica e l’espressione del DNA. Se la struttura del DNA è quindi fissa, la sua espressione genica è tutt’altro che fissa e immutabile. La nostra vita è continuamente condizionata da una moltitudine di messaggi di varia natura. La PNEI, quindi, studia la reazione tra la psiche e i sistemi biologici, dimostrando definitivamente come lo stress e gli stati d’animo possono incidere sulla salute. Nell’ambito di questa scienza è stato dato grande rilievo ai collegamenti bidirezionali che interessano cervello e intestino. Che il tubo digerente non sia un solo tubo dedicato alla digestione è noto già da tempo; al contrario, è recente la scoperta di un potente complesso PNEI che presenta un “cervello viscerale”; costituito da circa 500 milioni di cellule, che produce neurotrasmettitori che lo mettono in connessione con il cervello cranico. Negli anni ‘90 si cominciò a studiare il collegamento delle percezioni sensoriali al benessere cerebrale. Si iniziò a misurare in alcuni volontari il livello plasmatico delle difese immunitarie a seguito dell’inalazione (gruppo trattato) di oli essenziali rispetto ai gruppi di controllo (esposti a stimolazioni odorose meno intense): si registrarono così differenze di modulazione del sistema immunitario statisticamente significativi. A seguito di queste prime evidenze si sviluppò particolare attenzione, in ambito cosmetico, alla formulazione di preparati innovativi, come quelli che sfruttavano il messaggio olfattivo per stimolare le funzioni di demolizione dei grassi sottocutanei accumulati, utilizzando per esempio l’olio essenziale di pompelmo (Citrus paradisi). Da qui nacque la neurocosmesi che analizza le sensazioni che il consumatore prova durante e dopo l’applicazione di un cosmetico. La PNEI è sicuramente un traguardo importantissimo verso una visione unitaria dell’essere. Proviamo ora però a dare uno sguardo al passato: religione, filosofia e scienza hanno tentato in vari modi, nel corso della storia umana, di fornire una visione armonica e unificatrice del tutto, approdando spesso al risultato che, non solo la cura del corpo fisico, ma anche quella dello spirito (o delle nostre emozioni, in ottica laica) è fondamentale per ottenere un risultato terapeutico. In quel cerchio che rappresenta il Tao e che richiama all’olismo, le neuroscienze hanno individuato le endorfine e le encefaline, i tre sistemi, nervoso, endocrino ed immunitario, le citochine e gli ormoni, la cute ed il cervello con la loro comune origine embriologica, i fattori di crescita e gli inibitori degli stessi, oltre agli organi sensoriali. Sono tutti elementi che portano ad una straordinaria apertura d’azione anche in ambito dermo-cosmetologico e tale apertura è legata specialmente al fatto che la cute rappresenta, nel suo insieme, un organo nervoso- endocrino- immunitario di fondamentale importanza, rientrando perciò a pieno titolo nel network della comunicazione dei 3 grandi sistemi. La pelle è lo specchio dell’anima e l’eco della mente come testimone dell’interiorità e riflesso della salute; costituisce una proiezione esterna dell’intimità, della configurazione psichica e fisica profonda della persona. Uno studio effettuato da S. Koyama* e T. Heinbockel**, pubblicato su International Journal di Scienza Molecolare, The Effects of essential oils and terpens in relation to their routes of intake and application, descrive le vie principali di somministrazione degli oli essenziali, quali l’applicazione topica, cioè sulla pelle, l’inalazione e la somministrazione per bocca. Per la pelle e il sistema digerente, i componenti chimici degli oli essenziali possono direttamente attivare i recettori dell’acido g- aminobutirrico (GABA) ed i transient receptor potential channels (TRP), che sono canali permeabili ai cationi (Na+ e Ca++), mentre, nel sistema olfattivo, i componenti chimici attivano i recettori olfattivi. Qui i recettori GABA e i canali TRP giocano un ruolo importante in quanto i segnali vengono trasferiti al bulbo olfattivi e al cervello. Recenti studi hanno dimostrato che il recettore OR2AT4 del sistema olfattivo dell’uomo si esprime anche nell’epidermide. L’attivazione dell’OR2AT4 stimola la proliferazione e la migrazione cellulare. Il test di attivazione di OR2AT4 è stato effettuato con l’olio essenziale di sandalo. OR2AT4 si è visto esprimere anche a livello della guaina più esterna della radice dei follicoli piliferi. La stimolazione di OR2AT4 attivata dal sandalo, per esempio, deprime l’apoptosi cellulare e aumenta la crescita dei capelli e la longevità. Un altro recettore del sistema olfattivo dell’uomo, OR51E2, è stato trovato nei melanociti della pelle umana. Il legame con questo recettore è quello del b-ionone presente nell’olio essenziale di Rosa. L’attivazione del’ OR51E2 da parte del ß ionone è in grado di stimolare la sintesi di melanina (trattamento dell’iperpigmentazione e dei disordini proliferativi dell’iperpigmentazione). Il recettore olfattivo umano OR2A4/7 e OR51B5 sono inoltre espressi nella cute umana. La posizione dei 2 recettori a livello epidermico sono differenti: OR2A4/7 é espresso nei cheratinociti nello strato sopra basale (strato spinoso) e nei melanociti nello strato basale, mentre, OR51B5 é espresso solo nei cheratinociti dello strato spinoso, ma non nello strato basale. Il loro impatto è anche differente: OR2A4/7 stimola la citochinesi, la migrazione cellulare, la rigenerazione dei cheratinociti, la fosforilazione dell’AKTP (protein kinase B) e Chk-2 (Checkpoint kinase) e il rilascio di Il-1, mentre OR51B5 stimola la migrazione cellulare, la fosforilazione dell’Hsp27, AMPK1, p38MAKPK e il rilascio di IL-6. Questi studi hanno dimostrato che ci sono differenze nella localizzazione dell’espressione e delle funzioni di questi recettori olfattivi, tutti quanti stimolano nello stesso modo la proliferazione e la migrazione cellulare quando vengono attivati da leganti aroma-odoranti. Gli stessi studi mostravano che l’olio essenziale di Copaiba, ricco in b caryophyllene, migliorava la riparazione delle ferite, ma non era chiaro se il b cariophyllene producesse un impatto o no sul recettore olfattivo che era coinvolto. Gli studi hanno quindi dimostrato che il b cariophyllene applicato topicamente non coinvolge il sistema olfattivo. Questi studi suggeriscono che l’applicazione di b cariophyllene migliora la riepitelizzazione mediante un aumento della conversione delle cellule staminali del bulbo del follicolo pilifero in cellule staminali multi potenti e stimolando la loro migrazione verso lo strato basale e, da qui, verso il letto della ferita. Quindi gli oli essenziali, attivano non solo recettori olfattivi ma anche recettori non olfattivi e, in definitiva, molteplici canali sono coinvolti nella mediazione degli effetti degli oli essenziali.
Relazione tra pelle e psiche in ottica PNEI (PsichoNeuroEndocrineImmunology)
Relazione tra pelle e naso
Lo Stress
Viene considerato il nemico numero 1 del benessere. Cos’è lo stress? Non si tratta né di dolore, né di angoscia né di shock, ma è la risposta adattativa dell’organismo ai fattori di aggressione psicologica e fisiologica. Gli “stressors” possono essere esseri viventi (microrganismi), lesivi (piaghe, emorragie), nervosi (sforzo, dolore), psicologici (emozione piacevole o spiacevole). Gli effetti dello stress sulla pelle variano da persona a persona: solitamente i segni principali sono correlati a squilibri delle secrezioni, estrema secchezza o, viceversa aumentata seborrea, ipersensibilità e intolleranza, perdita dei capelli e irritazioni, ma anche un precoce invecchiamento cutaneo. In termini neurovegetativi, le reazioni di fronte ad un problema stressogeno o un pericolo sono due: l’attacco o la fuga. L’impossibilità di reagire genera tensioni che portano all’iperproduzione di radicali liberi, provocando danni che si propagano alle cellule e alle loro membrane fino a raggiungere mitocondri e nucleo, quindi a danneggiare il DNA cellulare. O forse, più semplicemente, lo stress è un investimento emotivo senza ritorno. La pelle, essendo un prolungamento del cervello, unitamente ai suoi annessi (peli, capelli, unghie, follicoli piliferi e ghiandole sudoripare e sebacee), gioca un importante ruolo di collaborazione con il cervello stesso e con i sistemi cardiovascolare (termoregolazione) e linfatico (difese immunitarie). Il sistema nervoso è una parte sepolta della pelle, mentre la pelle è la parte più esposta del sistema nervoso Ashley Montagu, il linguaggio della pelle Qualsiasi manifestazione cutanea è la rappresentazione di uno squilibrio di un altro sistema che in qualche modo passa al sistema nervoso e si manifesta quindi a livello epidermico. La logica ci porta quindi a pensare che se trattiamo la pelle con sostanze che siano in grado di interagire con il cervello, provando sensazioni a livello emozionale, possiamo trattare i sistemi singoli tenendo conto dell’organismo nella sua complessità.
Il progetto AR|THE si sviluppa su diversi livelli di trattamento e applicazione:
Prodotti viso
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AT-WA7 ATTIVITÀ SBIANCANTE, ANTIAGE, DA APPLICARE LA SERA
AT-HT5 ATTIVITÀ IDRATANTE, TONIFICANTE, DA APPLICARE LA MATTINA
AT-SP6 ATTIVITÀ DERMO-PURIFICANTE ADATTA ALLA PELLE GIOVANE
Prodotti corpo
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AT-LT6 ATTIVITÀ LIPOLITICA E TONIFICANTE
AT-VL6 PER IL TRATTAMENTO DEGLI ARTI INFERIORI AD ATTIVITÀ VENOTONICA E ALLEGGERENTE
Prodotti capelli
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AT-HX5 ATTIVITÀ SEBO REGOLATRICE E ANTIOSSIDANTE
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Abete Siberiano
Abies sibirica
L’olio si ottiene per distillazione degli aghi.
Parola chiave: energia- forza- resistenza.
Composizione chimica: 90% monoterpeni (alpha-pinene, beta-pinene, delta 3-carene, camphene), 20% esteri (acetato di bornile), 1% sesquiterpeni (humulene).
Svolge un’azione molto interessante sul ritmo respiratorio aumentando l’ossigenazione conseguente anche quella dei tessuti. La presenza di alta percentuale di acetato di bornile gli conferisce l’attività sbiancante che si esplica come inibente dell’enzima tirosinasi, catalizzatore della reazione di formazione della melanina, responsabile della pigmentazione cutanea.
Arancio amaro
Citrus aurantium var. amara
L’olio si ricava dalle scorze per spremitura. La nota è alta.
Parola chiave: risveglio.
Composizione chimica: 94% monoterpeni (limonene), 3% esteri (esteri terpenici), 2% alcoli, 1% aldeidi alifatiche.
Dermopurificante: ottimo in caso di pelle mista, grassa, acneica, opaca untuosa. Coadiuvante nel trattamento delle rughe, rigenera e rassoda l’epidermide, pulisce le impurità, ammorbidisce le zone ruvide e callose. Ottimo nel trattamento della cellulite, sia nei primi stadi che in quella più stagnante. Svolge azione lipolitica, idratante, purificante, seboregolatore anche sul cuoio capelluto sul quale svolge azione disintossicante.
Svolge azione rilassante.
Camomilla Matricaria
Matricaria chamomilla
L’olio essenziale si ricava dalle sommità fiorite. La nota è media.
Parola chiave: calma.
Composizione chimica: 75% esteri (angelati), 5% ossidi (1,8-cineolo), 5% alcoli (farnesolo, nerolidolo, alpha-terpineolo), 5% chetoni, 3% sesquiterpeni (camazulene e cariofillene), 3% monoterpeni (sabinene), 2% aldeidi alifatiche.
Importante azione batteriostatica combinata con l’attività antiinfiammatoria e antidolorifica, offre una vasta ed efficace azione contro fistole, ferite ed infezioni cutanee. Il camazulene è il triterpene che ne enfatizza l’azione calmante, lenitiva e disarrossante sulla cute. Calma il prurito e risolve le infiammazioni.
Sul piano psichico la camomilla è il calmante naturale per eccellenza e svolge un’azione rassicurante negli stati ansiosi. Efficace nel calmare i sentimenti di rabbia, agitazione. Promuove la capacità di osservare e gustare il momento, per poter cogliere la bellezza del presente. Insegna a respirare, prendere aria e legittimare il proprio spazio interiore.
Cannella
Cinnamomum verum
L’olio essenziale si ricava dalla corteccia. La nota è bassa.
Parola chiave: fuoco.
Composizione chimica: 85% aldeidi aromatiche (cinnamaldeide), 5% fenoli ed eteri fenolici (eugenolo), 5% sesquiterpeni (cariofillene), 4% alcoli (linalolo).
Grazie alla grande quantità di cinnamaldeide, la cannella è un’essenza stimolante del sistema nervoso. Ha un’energia dirompente, riscalda gli umori, spinge a fare, a tradurre idee in azioni. Brucia i blocchi psichici ed energetici, i pensieri patogeni, bandisce il vittimismo. Afrodisiaca, stimola la passione, il desiderio. Fuoco della vita, elimina tutto che è estraneo dal proprio giardino sacro.
Cipresso
Cupressus sempervirens
L’olio essenziale si distilla da pigne e rametti. La nota è bassa.
Parola chiave: bloccare.
Composizione chimica: 80% monoterpeni (alpha-pinene, delta3-carene, beta-pinene), 10% alcoli (terpineolo, sabinolo, cedrolo), 5% sesquiterpeni (cadinene), 4% esteri (ace- tato di terpenile).
Utilizzato per il trattamento della pelle grassa e dell’acne. Antisettico e astringente, purificante delicato per l’epidermide. Riparatore e antinvecchiamento, consigliato sulle pelli mature. Facilita la guarigione delle ferite. Tratta la fragilità capillare.
Stimola la circolazione e blocca il riformarsi di cellulite, perfetto dopo un programma lipolitico e drenante. Evita il ristagno dei liquidi. Rallenta la traspirazione eccessiva e limita la formazione dei cattivi odori. Purifica la cute dello scalpo e deterge il capello. Deodora la capigliatura.
Contrasta ansia, agitazione, stress e tensione nervosa. Blocca tutte le manifestazioni estreme, aiuta a mantenere la calma. Evita di disperdere i pensieri, di distarsi e di perdersi in voli pindarici. Mantiene concentrati, attenti e focalizzati. Utile per rallentare i ritmi, per tenere sotto controllo gli attacchi di panico, il pianto la rabbia. Dona conforto e benessere in caso di esaurimento nervoso. Consigliato a chi si infiamma facilmente, perde la calma per nulla. Eccellente per le persone che non sanno dire di no. Per chi si lascia trascinare ed influenzare. Rinforza il controllo di se stessi, prezioso nei casi di pianto immotivato, rabbia perenne, eccesso di attività fisica, diete al limite, energie impazzite e fuori controllo. Per le persone che eccedono in qualcosa e hanno bisogno di fermarsi anche per chi mangia troppo. Olio di transizione, particolarmente utile dopo un lutto o una separazione.
Elicrisio
Helychrysum italicum
L’olio si ottiene per distillazione delle sommità fiorite. È una nota bassa. Ha un profumo caldo e avvolgente.
Parola chiave: Luce – Trauma.
Composizione chimica: 60% monoterpeni (pineni, selineni), 12% esteri monoterpenici (acetato di nerile), 12% sesquiterpeni (cariofillene), 12% dichetoni (italidioni), 2% alcoli, 1% ossidi.
È un potentissimo rigenerante cutaneo. Eccellente lenitivo ed emolliente, idrata in profondità ed è un valido antiossidante. Rigenera pelli spente, opache invecchiate. Sono stati prodotti studi in vitro sull’attività dell’olio essenziale di Elicriso come inibitore dell’attività delle collagenasi e delle elastasi.
Geranio
Pelargonium graveolens
L’olio essenziale si ricava dai fiori. La nota è media.
Composizione chimica: 85% alcoli MT (citronellolo, geraniolo, linalolo), 10% esteri (formato di citronellile), 4% monoterpeni.
Ha proprietà equilibranti ed idratanti che lo rendono utile su tutti i tipi di pelle. Leggero, antisettico, astringente; regolarizza le secrezioni sebacee, adatto in caso di pelle oleosa, acneica e mista. Antirughe ed antiossidante; tonifica i tessuti, ritarda la crescita dei peli. Rinforza le pareti venose ed è ottimo per la coupe rose.
Libera i pori ostruiti, agisce positivamente su psoriasi, eczemi e dermatiti. Elimina rush cutanei, bolle ed eruzioni. Stimola il ricambio cellulare e preserva l’idratazione. Utile anche su capelli grassi e secchi.
Migliora l’umore, dona nuova energia e scaccia l’ansia, conferisce equilibro alle emozioni e mitiga gli eccessi. Favorisce il desiderio di esprimersi, l’immaginazione, l’intuizione e la creatività. Invita alla calma.
Incenso
Boswellia carterii
L’olio si ricava dalla distillazione della resina. La nota è bassa.
Parola chiave: elevazione. Prezioso balsamo per il fisico e la mente.
Composizione chimica: 80% monoterpeni (limonene, alfapinene, beta-mircene), para-cymene, 15% sesquiterpeni (caryophillene), 2% alcoli, 2% ossidi (ossido di caryiophillene), 1% acidi, esteri e diterpeni.
Eccellente cicatrizzante e protettivo, stimola la ricostruzione epiteliale. Difende la cute dalle aggressioni esterne. Previene i segni del tempo, rallenta la formazione delle rughe e restituisce tono ed elasticità. Idrata e nutre, elimina indurimenti e macchie. Molto efficace su tagli e cicatrici, evita avvizzimenti e combatte infezioni. Attenua i segni dell’età sulla pelle. Idratata le strutture cutanee superficiale ed evita le desquamazioni. Le qualità dell’incenso come resina risiedono nelle sue qualità riparatrici.
A livello psichico inalare Incenso stimola la produzione di GABA, il rilascio di serotonina che agisce sulla depressione e riduce l’ansia. Porta armonia e serenità, aiuta a superare le crisi, la depressione e lo stress. Facilita l’apertura mentale, produce uno stato di calma mentale e favorisce le nuove idee.
Lavanda Nera
Lavandula angustifolia
L’olio si estrae per distillazione delle sommità fiorite.
Parola chiave: aiuto.
Composizione chimica: 46% esteri (acetato di linalile, acetato di lavandulile), 37% alcoli (linalolo), 5% sesquiterpeni (betacaryophillene), 4% monoterpeni (limonene, mircene), 2% ossidi (1,8-cineolo, terpineolo, borneolo), 1% aldeidi aromatiche, 1% aldeidi alifatiche (citrale), 1% chetoni (canfora), 1% fenoli ed eteri fenolici, 0,5% lattoni e cumarine.
È un olio estremamente complesso grazie alla molteplicità delle famiglie chimiche di cui è composto, il che spiega la polivalenza delle sue attività. Le qualità dell’olio di lavanda sulla pelle sono veramente a largo raggio: per il forte potere antisettico e rigenerante dei tessuti, la lavanda costituisce un rimedio rapido e globale per tutto ciò che può essere compreso nella definizione di dermatosi.
È dotata di un’azione riequilibrante del sebo, disintossicante delle cellule e stimolante della circolazione, oltre ad avere azione lenitiva di tipo antistaminico.
Agisce nella sfera psichica grazie al suo inimitabile profumo di pulizia interiore, di libertà vasta e serena. Offre il dono dell’equilibrio, della calma e della chiarezza a chi tende ad estremizzare ogni emozione, a chi si trova imprigionato in pensieri ricorrenti, in depressione ricorrente, in confuse angosce e paure che tolgono il sonno e la capacità di prendere decisioni. Il suo potere rigenerante del sistema nervoso è riconosciuto e largamente impiegato in psicoterapia.
Lemon Grass
Cymbopogon citratus
L’olio essenziale si ricava dalle parti aeree. Nota alta.
Parola chiave: libertà.
Composizione chimica: 75% aldeidi alifatiche (citrale, nerale), 20% alcoli (geraniolo), 2% monoterpeni, 1% acidi liberi.
È un olio potente per ripulire l’energia della casa, dissipando la disperazione, la delusione e l’apatia. Aiuta chi sta iniziando un percorso di guarigione o purificazione, rende più semplice lasciar andare le vecchie credenze, le energie limitanti e stagnanti. Insegna ad andare avanti, senza esitazione e invita ad impegnarsi in un percorso di cambiamento. Ripulisce l’energia di un ambiente sia fisicamente che spiritualmente che emotivamente.
Sulla pelle svolge attività antiacne, anticellulite, antipruriginoso.
Il citrale è in grado di interagire con il sistema immunitario dell’organismo riducendo le sensazioni di calore e arrossamento come risultato di una risposta infiammatoria;
Limone
Citrus x limon
L’olio essenziale si ricava per spremitura dalle bucce. La nota è alta.
Parola chiave: attivare.
Composizione chimica: 96,5% monoterpeni (limonene, alpha-pinene, beta-pinene), 1% aldeidi alifatiche (citronellale), 1% sesquiterpeni, 1% alcoli.
Come la lavanda è un olio polivalente con importanti campi d’azione sul piano fisico. Sulla pelle svolge attività astringenti, antitossiche e cicatrizzanti; è efficace come schiarente (attivitá antitirosinasica) e previene la formazione di segni dovuti all’età. Rinforza le unghie fragili, combatte la forfora. Risolleva le energie appesantite dallo stress e dalla stanchezza, favorisce la concentrazione, la comprensione e la memoria. Aiuta le attività intellettuali, ma non le manca una nota calda che porta gioia nel lavoro. Un bagno con qualche goccia di limone comunica una frizzante energia che permane a lungo, come un’impronta di sole. Per chi vuole rilassarsi e recuperare le energie.
Magnolia
Michelia alba
L’olio essenziale si ricava dai fiori.
Composizione chimica: α pinenene, camphene, limonene, bornyl acetate, caryophyllene, caryophyllene epoxide, a-, 13-, andy-eudesmols, sesquiterpeni sconosciuti.
L’olio essenziale di magnolia è un noto neurostimolante, capace di stimolare le connessioni neuronali.
Aiuta a concentrarsi sul significato della vita, delle cose, delle decisioni che assumiamo.
Eccezionale antistress. Stimola un generale senso di rilassamento, cura lo stress e attenua l’ansia.
A trarne giovamento sono le persone più “aggressive e robotiche” che conducono una vita, stressante e frenetica, piena di mille impegni e doveri, ma che hanno perso il senso di quello che stanno facendo e il significato della loro esistenza.
Rende la pelle morbida e setosa. Elimina le tensioni della muscolatura liscia e distende i tratti. Rivitalizzante e anti-age. Idratante, dona una piacevole sensazione di freschezza e ha un notevole effetto decongestionante se usata in impacco. Antiossidante.
Mirra
Commyphora myrrha
L’olio essenziale si estrae dalla resina. La nota è bassa.
Parola chiave: crocevia, condurre.
Composizione chimica: 50% sesquiterpeni (furanoeudesmadiene, elemene, copaene, curzerene, linestrene), 40% alcoli (cardinolo alcoli della mirra), 5% chetoni,2% fenoli ed eteri fenolici 2% aldeidi alifatiche.
La mirra rappresenta l’attrazione irresistibile, la bramosia e il suo superamento.
È un balsamo prezioso per l’integrità dei tessuti. Attenua le secrezioni sebacee, rimuove le impurità ed è un eccellente antiinfiammatorio. Stimola il ricambio cellulare ed è valido antiinvecchiamento. Antisettico utile per acne e dermatiti. Nutriente ed elasticizzante, protegge dalle aggressioni esterne. Rassodante e cicatrizzante, molto indicato per il trattamento delle smagliature. Nutre la pelle in profondità e mantiene l’elasticità. Rivitalizza i capelli sfibrati, aridi e sciupati.
Contrasta lo stress, l’ansia e l’agitazione. Facilita la reazione di fronte ad un evento esterno ed è indicata per la timidezza eccessiva, l’arrendevolezza e la rinuncia. Combatte apatia, atarassia e assenza di interesse. Stimola l’amigdala, l’epifisi e l’ipotalamo. Contrasta l’agitazione, l’iperattività sessuale, l’ipereccitazione, l’anorgasmia.
Guida alla meditazione e ai momenti di raccoglimenti. Aiuta a fare ordine e limitare la confusione mentale che impedisce di agire. Rimuove i blocchi che limitano l’evoluzione spirituale. Ristabilisce collegamento tra corpo e spirito. Guida nei momenti di confusione.
Pepe nero
Piper nigrum
L’olio di ricava dai frutti. La nota è bassa.
Parola chiave: accelerare.
Composizione chimica: 60% monoterpeni (limonene, beta-pinene, sabinene), 30% sesqui- terpeni (beta cariophyllene), 5% chetoni, 4% alcoli.
Lipolitico per eccellenza: attivo su obesità, cellulite avanzata, accumuli di grasso localizzato. Stimola la circolazione sanguigna e linfatica, facilita l’eliminazione delle tossine organiche. Tonifica la muscolatura e la affina.
Forte stimolante, allontana la stanchezza, pigrizia e lentezza. Afrodisiaco. Aumenta la concentrazione e la vigilanza. Apre al cambiamento e aiuta ad adattarsi velocemente al nuovo.
Pompelmo
Citrus x paradisi
L’olio essenziale si ricava dalle scorze. La nota è alta.
Parola chiave: sbloccare.
Composizione chimica: 99% monoterpeni (limonene, myrcene, pinene), 1% altri (teoterpineolo-4).
Dermopurificante, molto utile nel trattamento della pelle grassa, antisettico eccellente. Rassoda e decongestiona i tessuti. Protegge i vasi. Drenante e lipolitico stimola la circolazione linfatica, promuove l’eliminazione dei liquidi in eccesso e scioglie gli accumuli di grasso. Ideale per la cellulite e il sovrappeso. Tonifica la muscolatura e rassoda i tessuti. Agisce sull’ipotalamo, contribuendo a regolare il bisogno di cibo. Migliora la contrazione e fronteggia lo stress. Bilancia il sistema nervoso ed è un valido sostegno nel trattamento della depressione, esaurimento nervoso e stress acuto. Ha un effetto rivitalizzante, migliora l’umore e riduce i tempi di recupero dopo uno sforzo prolungato. Contrasta le dipendenze sia fisiche che psicologiche.
Rosmarino ct verbenone
Rosmarinus officinalis ct verbenone
L’olio essenziale si ricava da foglie e rametti. La nota è alta.
Parola chiave: consolidare.
Composizione chimica: 55% monoterpeni (alpha-pinene, camphene) 15% esteri (acetato di bornile), 14% chetoni (verbenone, canfora) 10% alcoli (borneolo), 5% ossidi.
Rosmarino ct cineolo
Rosmarinus officinalis ct cineolo
Composizione chimica: 50% ossidi (1,8 cineolo), 35% monoterpeni (limonene, pinene, camphene), 10% chetoni (canfora), 2% sesquiterpeni, 1%alcoli, 1% esteri.
È stato definito da Culpeper (medico, botanico e astrologo britannico, 1616-1654) “una frustata di energia per l’organismo” e questa è forse la sua caratteristica fondamentale. Potente azione tonica che esercita su tutto il sistema nervoso centrale e quella stimolante sulle ghiandole surrenale, aiuto negli stati di debolezza psicofisica, nelle convalescenze e nelle situazioni di stress e di affaticamento. Sulla pelle svolge azione benefica contro acne, eccesso di sebo, ravviva la microcircolazione. Si usa in bagni anticellulite in associazione con limone, pepe, pompelmo e arancio. Sui capelli svolge azione rinforzante e purificante-antisebo.
Il Rosmarino stimola il flusso di sangue, grande portatore di consapevolezza; quindi è l’olio essenziale che irrora la coscienza del sé e del proprio corpo, chiarezza mentale sul piano psichico, equilibrio e fiducia. Purifica i flussi energetici dagli squilibri emotivi e infonde vigore fresco e solare.
Origano
Origanum vulgare
L’olio essenziale si ricava da sommità fiorite. La nota è alta.
Parola chiave: il combattente.
Composizione chimica: 63% fenoli ed eteri fenolici (carvacrolo, timolo), 30% monoterpeni (terpinene, paracymene), 2% alcoli, 3% sesquiterpeni, 1% ossidi.
Il nome origano deriva dal greco e significa “Monte splendido” ed è probabilmente riferito alla bellezza con cui i fiori ricoprivano i pendii delle colline dove cresceva la pianta.Sin dall’antichità, gode fama di potente antisettico ed antivirale, già utilizzato nella Cina dei secoli scorsi. A livello emotivo, è un equilibrante, inoltre, è in grado di placare i sintomi di iper-sensibilità, allergia, nervosismo e stress. Olio da usare con molta cautela.
Rosa Damascena
Rosa damascena
L’olio essenziale si ricava per distillazione in corrente di vapore dei petali. È un olio poliedrico e sicuro.
Parola chiave: divino.
Composizione chimica: 60% alcoli (citronellolo, geraniolo, nerolo,linalolo, farnesolo), 5% monoterpeni, 5% esteri, 2% ossidi di rosa, 1% sesquiterpeni, 1% aldeidi alifatiche, 1% fenoli ed eteri fenolici, 25% altri tra cui composti solforati.
La globalità d’azione, che è un aspetto comune a tutti gli oli essenziali, è particolarmente evidente nel caso della rosa: ogni gesto compiuto sul corpo e per il corpo con questo olio essenziale si irradia simultaneamente nella sfera psichica e viceversa: perciò la cura della pelle diventa anche una cura di dolcezza e di consolazione per il cuore e la mente, e una psicoterapia con profumo di rosa mirata ad alleviare depressioni, angosce rifletterà equilibrio e freschezza anche sulla pelle. Una sola goccia basta per conferire attività alla miscela. Adatto ad ogni tipo di pelle, è sempre portatore di equilibrio, di purezza e vitalità: corregge sia l’eccesso che il difetto di sebo, è disintossicante dei tessuti cellulari, antagonista delle rughe e dell’invecchiamento cutaneo, lenisce il rossore della couperose e delle infiammazioni cutanee, combatte eczemi e infezioni. L’applicazione topica dell’olio di rosa agisce come calmante dell’ansia, aiuta a superare la tristezza e le delusioni che spesso ne sono causa. Inalato nei momenti di malinconia scioglie i nodi che soffocano il sorriso. La rosa è un olio completo, dal carattere sacro e sensuale insieme, regina della sensualità. Studi effettuati su l’olio essenziale di Rosa damascena sulle strutture cutanee hanno mostrato un’intensa attività idratante di profondità e attività antimicrobica.
Salvia
Salvia sclarea
L’olio essenziale si ricava dalle sommità fiorite. La nota è media.
Parola chiave: svelare.
Composizione chimica: 75% esteri (acetato di linalile, acetato di nerile), 15% alcoli (lina-lolo, sclareolo), 5% sesquiterpeni (gemracrene), 0,05% ossidi.
È un eccellente rigenerante cellulare, utile per rallentare i segni del tempo perché regola il sistema endocrino. Protegge i vasi sanguigni ed è indicato per la couperose. Regolarizza la produzione di sebo, ottima per la pelle grassa e acne. Lenisce le infiammazioni e si usa su indurimenti e screpolature. Migliora la circolazione e protegge l’integrità dei vasi sanguigni. Facilita il drenaggio dei liquidi e delle tossine. Idrata e protegge la cute. Tricopurificante per capelli grassi e con forfora. Anticaduta e rinforzante.
Rivitalizzante e stimolante, utile nel trattamento delle sindromi ansioso depressive, disperde la tensione e aiuta l’organismo a bilanciare le energie. Utile alle persone stressate, nervose ed angosciate. Perfetto per gli anziani che si sentono finiti. Utile ai soggetti ipersensibili con problematiche al sistema neurovegetativo. Induce calma e serenità, aiuta a sciogliere le contratture e a migliorare il rilassamento. Restituisce equilibrio e stabilità emotiva, dona fiducia a prendere le giuste decisioni. Riduce la paura e combatte le paranoie. Regge la mente e allevia l’ansia, stimola i sogni e aiuta a ricordarli.
Tea tree
Melaleuca alternifolia, albero del Te
L’olio essenziale si ricava dalle foglie. La nota è alta.
Parola chiave: pulire, disinfettare.
Composizione chimica: 44% alcoli (terpineol-4), 45% monoterpeni (alpha-pinene, terpineni), 5% ossidi (1,8 cineolo), 4% sesquiterpeni, 1% acidi
Nulla, a parte il viridiflorene, fa supporre la potenza dell’azione germicida del Tea Tree oil; probabilmente è l’azione sinergica dei suoi numerosi componenti a conferirne questo forte potere. Assenza di tossicità, ridotta aggressione, perfetta tollerabilità ed elevato potere battericida, fanno pensare di essersi imbattuti in un olio versatile. Azione battericida, germicida e antimicotica: si usa in dermatologia, sicuro sulle mucose e sulla cute, ma molto attivo anche sugli strati cheratinici come lo strato ungheale; particolarmente incisiva è la sua azione delle degenerazioni micotiche delle unghie, per le quali non esistono altri antifungini che ottengano guarigioni altrettanto stabili. In questo caso l’olio va applicato puro.
Alla sua attività germicida, l’olio di tea tree unisce una spiccata attività stimolante delle difese organiche e tonificante in generale.
Timo
Thymus vulgaris ct Timolo
L’olio essenziale si ricava dalle sommità fiorite. La nota è bassa.
Parola chiave: coraggio.
Composizione chimica: 55% fenoli ed eteri fenolici (timolo), 30% monoterpeni (paracymene), 5% alcoli (borneolo), 5% sesquiterpeni, 2% ossidi.
In applicazione esterna il Timo attiva il drenaggio dei liquidi stagnanti e la microcircolazione sanguigna che provoca un benefico effetto termico e la disintossicazione dei tessuti.
È un’essenza dell’intelletto e del coraggio che sollecita la concentrazione e la memoria e aiuta a superare paure e timidezza. Benefico nei momenti in cui le risorse fisiche e mentali sembrano inadeguate e incombe l’angoscia.
Zenzero
Zingiber officinalis
L’olio essenziale si ricava dalla radice. La nota è media.
Parola chiave: reazione.
Composizione chimica: 60% sesquiterpeni (beta-sesquifelandrene e zingiberene), 20% mo¬noterpeni (fellandrene e camphene), 10% alcoli, 5% aldeidi alifatiche, 2% esteri, 2% chetoni.
Antisettico, cicatrizzante, utile ad acne e lesioni. Azione lipolitica, indicato nel trattamento della cellulue. Tonifica tessuti e muscoli. Indicato su pelli atone e spente. Trattamento capelli: anticaduta e stimolatore della ricrescita. Stimola il sistema nervoso a reagire, tonico nervino, favorisce la concentrazione, l’azione e rigenera le energie. Indicato in caso di esaurimento nervoso,debilitazione e stanchezza. Aiuta la memorizzazione e ordina i ricordi. Attiva il desiderio di potere e di affermazione e ristabilisce la determinazione. Affina l’uso dei sensi.